Cos’é lo Shiatsu

Ormai tutti sanno che Shiatsu è un termine giapponese formato da due ideogrammi (kanji), Shi – Atsu (si scrive 指圧), che indicano il “premere con le dita” e quindi con la mano. Ma solo chi ha ricevuto un trattamento di questo tipo ha capito che dietro questo semplice gesto c’è qualcosa di molto più profondo: c’è il dare sostegno all’altro, contattare le sue energie più profonde instaurando un rapporto non verbale ma allo stesso tempo di profonda comunicazione. E come in ogni buona comunicazione l’altro, il ricevente, risponde, attivando le proprie energie per sostenersi e inconsciamente per sostenere lo stesso operatore.

Lo Shiatsu interagisce con la rete energetica costituita dai meridiani del nostro corpo. Usando le tecniche di pressione esercitate con dita, palmi, gomiti e ginocchia sul ricevente, il trattamento andrà a stimolare l’energia interna, quella stessa energia vitale che i giapponesi chiamano KI e CHI per i cinesi, fino a ristabilire l’equilibrio naturale del corpo, il libero fluire delle proprie energie interne che determina lo stato di salute della persona.

Lo shiatsu ha origini antichissime, anche se in Giappone è stato codificato a partire dal secolo scorso.

In Cina esistevano testi molto antichi e tecniche di manipolazione già dal 3000 a. C. e molto tempo dopo queste tecniche furono introdotte in Giappone attraverso scambi culturali e commerciali, così come è successo per molti stili di arti marziali. Queste conoscenze cinesi insieme all’aspetto filosofico-religioso del buddhismo indiano, si fusero nella cultura nipponica con una serie di modalità autoctone come l’Anma e la sua evoluzione, l’Ampuku. Entrambe pongono il focus nell’Hara (addome) come primario centro vitale, propulsore di Ki e tavola vivente di valutazione energetica.

I maestri

I maestri fondatori dello Shiatsu furono Tokujiro Namikoshi e Shizuto Masunaga. Il primo ha puntato, nel suo stile, ad un approccio tipicamente occidentale legato alla struttura muscolo – scheletrica e ad un linguaggio scientifico. Masunaga, invece, è rimasto nella ritualità e nel linguaggio ancorato alla tradizione nipponica, ha approfondito le millenarie conoscenze della Medicina Cinese elaborando una sua visione dello shiatsu che chiamerà Keiraku Shiatsu. Ma solo dopo aver pubblicato il suo primo libro “ZEN SHIATSU”, Il suo stile sarà riconosciuto anche con questo nome.

shiatsu

S. Masunaga e sullo sfondo Tetsuro Saito (in piedi)

 

Ed è proprio nel libro Zen Shiatsu scritto da S. Masunaga e P. Sasaki che compare in copertina, apparentemente come secondo autore, il nome di Wataru Ohashi. Personaggio e insegnante di grande rilievo nel mondo dello Shiatsu, farà conoscere lo Shiatsu a New York, dove era approdato per una borsa di studio, e darà l’impulso alla diffusione di questa disciplina in molti paesi occidentali. Da molti amato, da altrettanti contrariato, dalla maggior parte abbandonato è innegabile che sia stato e che continui ad essere con la sua Scuola l’Ohashiatsu un grande divulgatore di questa arte. Il suo stile ha lasciato un’impronta indelebile, sempre riconoscibile e apprezzabile, anche se prende il nome di altre Scuole e di altri metodi.

W. Ohashi durante un corso di Diagnosi Orientale

 

Masunaga insegnò in Canada perché invitato da un altro, allora giovane maestro, allievo sia suo che di Namikoshi: Tetsuro Saito. Tetsuro Saito, che ha portato lo Shiatsu in Canada, ha a sua volta sviluppato un metodo di valutazione energetica molto raffinato. Partendo dagli interrogativi irrisolti di Masunaga, ha mutuato nel suo stile lo “Shin So Shiatsu”, Shiatsu dei livelli più profondi, tecniche che provengono dall’agopuntura giapponese integrandole puntualmente nella pratica dei trattamenti shiatsu e nella sua teoria energetica. Saito è l’unico Shiatsuka che é stato invitato ad insegnare il suo metodo nelle scuole di agopuntura giapponese. 

Tetsuro Saito durante un corso a Roma

Il lavoro cinquantennale, continuo e a tutt’oggi instancabile di T. Saito si fonda sul presupposto, tanto caro anche a Masunaga, di alzare il livello dell’Operatore Shiatsu, fornendo gli strumenti per una valutazione energetica molto precisa che abbraccia i diversi stadi del Ki, con un linguaggio e una modalità operativa innovativa, al fine di raggiungere trattamenti mirati, più incisivi e duraturi nel tempo.

Noi, come scuola Nippon Club, siamo contenti e onorati di averlo ospitato nei nostri corsi. I nostri allievi sono diplomati anche con il suo metodo, portato brillantemente avanti e divulgato da Pietro Roat, responsabile dello Shin So Shiatsu Italia. Grazie anche a lui se esiste a Roma un gruppo di studio sperimentale tra diplomati di diverse scuole, una vera “community”, un gruppo di lavoro dove ognuno opera con il suo metodo di trattamento, ma con un linguaggio comune e le peculiarità specifiche dello Shin So Shiatsu, su problematiche che di volta in volta vengono scelte, analizzate, confrontate e internamente pubblicate.

 

Tetsuro Saito e Pietro Roat

Gruppo Shin So Shiatsu di Roma

I commenti sono chiusi.